I riferimenti musicali spaziano attraverso i gruppi cult della sfera post-punk e new wave italiana e straniera di quel periodo come Sisters of Mercy, Cure, Neon e Litfiba. Le influenze arrivano anche da band come Velvet Underground, Suicide, Joy Division, Doors e artisti più raffinati come Leonard Cohen e Fabrizio De André. Dai testi di David inoltre, molto curati e particolari, emerge tutto quel mondo fatto di nichilismo e incapacità di rapportarsi con il mondo tipico di quegli anni e di quella generazione.
Da questo mix viene alla luce il primo lavoro dei Symbiosi, il 7" "Uscire" (La Folie Records), registrato nel novembre del 1986. Il disco, che contiene tre brani tra i quali "Profumo di morte", ottiene un discreto successo soprattutto da parte della critica radiofonica, tanto che anche oggi è considerato uno dei migliori prodotti italiani del genere darkwave.
Nel 1989 esce l'album "Fabbrica" (8 brani) per la Vitriol Records, ma nel frattempo il gruppo si è già sciolto. "Fabbrica" quindi non ha né promozione né recensioni, diventando di fatto il "testamento" dei Symbiosi.
Le apparizioni live sono circa 20 in tre anni, di cui 5 in Germania dove il gruppo riesce a trovare un bel riscontro di pubblico.
Nel 2010 tornano all'attività con una nuova formazione, che annovera tre membri storici della band, Alessandro, David e Simone, e i due giovani musicisti colligiani Riccardo Chiarucci e Francesco Macheda.
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E' stato un piacere e un onore essere il loro fotografo in una serata del genere.
Un Grazie speciale ad Alessio RetinaMist Niccolini e Alessandro Grassini.
Intervista, altre foto e live report su ASCENSION MAGAZINE in uscita il 22 Gennaio
Buona visione
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